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Gen 25 2021

Un caffè non basta? Prenditi un tretår

Fatica a ingranare in questo gennaio un po’ sonnacchioso? C’è bisogno di un tretår per ripartire con slancio rinfrancando il corpo, con l’energia del caffè, e lo spirito, facendo quattro chiacchere con gli amici.

Tretår è un termine svedese che significa riempire una tazza di caffè per la terza volta.

Ci siamo imbattuti in questa parola mentre cercavamo termini che esprimono concetti in una lingua non direttamente traducibili in italiano. Questa parola ci è subito piaciuta e ci ha sorpreso; ci siamo divertiti pensando al nostro caffè italiano e agli effetti che potrebbe avere sul corpo e sulla mente berne tre tazze di fila. Approfondendo il concetto abbiamo scoperto che questo semplice gesto di riempire la tazza più volte nasconde una filosofia di vita alla base della cultura svedese.

Nella cultura italiana, in cui il caffè è forte e intenso, riempire più volte la tazzina di caffè può sembrare un’abitudine strana, ma nei paesi nordici il caffè si prepara più lungo e si beve più lentamente. Gli svedesi come gli italiani sono amanti del caffè, citati regolarmente tra i più grandi consumatori europei insieme ad altri paesi nordici quale la Finlandia e la Norvegia.

Mentre per noi italiani la pausa caffè è un rito veloce al bar per scambiare due chiacchiere, in cui il caffè è spesso consumato in piedi, ingurgitato ancora bollente e spesso tutto d’un fiato davanti a un bancone superaffollato e chiassoso, in Svezia la pausa caffè è un concetto, uno stato mentale, un evento sociale vero e proprio, una parte importante della cultura svedese che prende il nome di fika.

Molti svedesi considerano essenziale prendere il tempo per fare fika ogni giorno: significa avere tempo per amici e colleghi, condividendo una tazza di caffè e qualcosa di dolce in genere preparato in casa. Per tutti gli svedesi è importante fermarsi, prendersi una pausa e socializzare: rinfresca il cervello e rafforza le relazioni.

Nessuno fa pausa caffè da solo alla propria scrivania, anche gli impianti della Volvo si fermano per fare fika. È un rituale sociale che fa bene anche al business: i rapporti tra i team migliorano, le persone sono più produttive e la qualità della vita ha un livello molto alto.

Non cambieremo le nostre abitudini su come prendere il caffè, ma potremmo fare nostro il concetto e prenderci un tretår per passare più tempo con i nostri colleghi per un triplice beneficio a livello personale, sociale e aziendale.

Inconsapevolmente, abbiamo scoperto che anche noi in ufficio facciamo fika quando a metà mattina ci riuniamo intorno al nostro tavolo bar, con caffè, cappuccino, tè, biscotti e molto spesso anche brioche e pasticcini. È il momento in cui condividiamo le nostre scoperte interessanti, progressi o difficoltà nei progetti. C’è sempre qualcuno con un suggerimento, un consiglio o una battuta pronta per fornire aiuto o alleggerire gli animi, e spesso la conversazione stimola la fantasia e la creatività e fioriscono le idee.

Adesso che lavoriamo tutti da remoto ci ritroviamo intorno a Teams, condividiamo gli schermi e facciamo brainstorming su lavagne virtuali, ma ci manca il nostro tavolo bar e speriamo di tornare presto a fare fika e a prenderci un tretår insieme.

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